Vira Lanciotti

di Carlo Fumian

Con immenso dolore ho appreso su FB, grazie a quanto scritto dal caro amico Andrea Damascelli, della morte davvero prematura di Vira Lanciotti, carissima amica di vecchia data, studiosa di vaglio, redattrice ed editor “come non ce ne sono più”. La conobbi giovanissima a Padova, per giri proto-familiari e amicali. Non è mai cambiata. Sempre pronta alla battuta “a serramanico” e alla risata, intelligente e spiritosa come poche, affettuosa, sincera, diretta, disponibile, anzi incapace di risparmio, fumatrice professionista. Ci ritrovammo a Roma, lei allieva di Claudio Pavone, autrice di un libro molto intelligente sulla storia del Senato italiano (La riforma impossibile. Idee, discussioni e progetti sulla modifica del Senato regio e vitalizio, 1848-1922, il Mulino, Bologna 1993), io fresco e inesperto vicedirettore editoriale della neonata Donzelli Editore, in realtà tutti alla corte di un Carmine Donzelli sulfureo e incontenibilmente creativo. Anni sfolgoranti, non semplici certamente, ma assolutamente decisivi per la formazione di tutti noi. Anni attraversati dall’esile, sorridente, sardonica, vitalissima Vira con una leggerezza e una generosità senza pari.

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