Viaggio in Israele
di Brunello Mantelli
Sono appena stato in Israele. NON è affatto vero che lì ci sono “due popoli che si odiano”. Evitiamo le semplificazioni. All’Università ebraica di Gerusalemme, dove son stato, c’erano moltissimi studenti mussulmani, sia arabo-israeliani, sia della Cisgiordania sotto sovranità parziale dell’ANP. Giusto per fare un esempio. E un tassista arabo cristiano nato nella parte arabo-cristiana della Città Vecchia mi ha dichiarato di votare da sempre per il Likud, e di sperare che torni Netanyau al governo. Ci sono più cose tra il cielo e la terra…19 bambini morti sono una tragedia irreparabile, ma Tsahal NON ha volutamente ucciso bambini, ha reagito ad intollerabili aggressioni da parte della Jihad islamica, che lancia missili (missili! NON razzi) contro le città del meridione israeliano. Città piene anch’esse di bambini. La morte di quei 19 bambini è responsabilità anche della Jihad islamica. E attentati ed accoltellamenti ai danni di civili da parte non palestinese ma di alcuni gruppi radicali palestinesi non favoriscono alcuna pace. Ad andarci di mezzo poi sono i più poveri, sia arabo-israeliani, sia israeliani ebrei, sia palestinesi, perché gli accoltellamenti e gli attentati avvengono sui e contro i mezzi pubblici (autobus), mentre chi se lo può permettere, arabo od ebreo che sia, usa taxi o Uber. L’ho verificato di persona.