Una desolante constatazione

di Amedeo Quondam

Avverto il dovere di tornare sul post di ieri dopo avere meditato il lungo e documentato (e ampiamente condivisibile) articolo di Corsini e Raimo apparso il 21 maggio su “Domani” con il titolo “Il problema della bufala sui ragazzi che non sanno comprendere un testo”. Bufala giornalistica, appunto, una delle tante, per sciatteria e ignoranza, ma tutte bufale quelle sulla scuola e sull’università? Sono distorsioni percettive le tante di tanti operatori (me compreso) che avvertono da tempo la crisi formativa del sistema scuola-università? Lo spunto a scrivere il post mi è stato offerto dalla notizia del disastroso esito del concorso per la magistratura: non una statistica, bensì un dato assoluto, e a questo intendo riferirmi. Appena 220 candidati su 2297 hanno superato la prova scritta, il 5,7%, e non solo per insufficiente preparazione giuridica, ma anche per “una grande povertà argomentativa e una povertà linguistica. Molto spesso i temi ricalcavano schemi pre-confezionati, senza una grande capacità di ragionamento, una scarsa originalità, poca consequenzialità, e in alcuni casi errori marchiani di concetto, di diritto, di grammatica”. Non sembra neppure un evento isolato, se anche il concorso precedente aveva avuto risultati simili. In buona sostanza: di 2300 laureati nei corsi giuridici, promossi negli esami di maturità, usciti dalla scuola dell’obbligo, solo il 5,7% sembra possedere le cognizioni professionali e linguistiche necessarie per superare la prova scritta del concorso di accesso alla magistratura! Alla magistratura! ALLA MAGISTRATURA!!! Sarò forse incline a pessimismo senile (non però a banalizzanti generalizzazioni, e adoro i dati e le statistiche), ma non riesco a non avvertire il senso angosciante di un vistoso fallimento dell’intero sistema scolastico-universitario (e mio personale, avendovi operato per oltre mezzo secolo). Un dettaglio (dettaglio?), quanti sono costati alla nostra società quei vent’anni di formazione dei 2000 bocciati, se così poco sanno di diritto e altrettanto poco di lingua italiana?

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