Un Paese ignorante

di Ivano Cimatti

Un paese ignorante: l’Italia – Ieri in un delizioso quartiere di Roma, in una interessante realtà sanitaria romana, il Cimi (Centro italiano di medicina integrata) hanno presentato il libro Il pentagramma psicoanalitico. Legami e analogie tra psicoanalisi e musica di Stefano Mengarelli (Galaxia Prime). Professionista allegro, simpatico ed empatico.
Nella presentazione, nella discussione e negli interventi è andata in onda l’effimero italiano. Si premette che il pubblico era costituito in prevalenza da periti delle materie mediche e psicologiche e quindi di persone laureate ed un tempo si sarebbe definite persone di belle arti.
Ad un certo punto viene citato il sommo maestro direttore d’orchestra Bruno Walter, qualificato come un musicista alla stregua di John Cage. Un altro parla di un certo Arturo Benedetti Michelangeli, pianista e basta. Un altro riferisce che la musica è in sostanza elemento di accompagno.
Nella mattinata ero stato alla Fiera del Libro all’Eur, in apparenza la prova tangibile della cultura e dell’arte italiana quantunque tutto mi era parso fuorchè quello.
Mi domando seriamente come sia possibile che probabilmente il più grande pianista del novecento conosciuto, studiato, stimato, amato e rispettato ovunque nel mondo da noi sia obliato e ricordato come esperto dell’uso del pedale. Proprio in Italia che, per tradizione, dovrebbe essere tutt’ora la culla della musica.
Ritengo che sia giusto che Arturo Benedetti Michelangeli sia sepolto in Svizzera e le carte del maestro Claudio Abbado siano serbate in Berlino presso l’Accademia dei Berliner e cioè nella biblioteca di Berlino.

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