Un dialogo attorno alle foibe

Giacomo Grassi

Quanto alle foibe… e al problema dei profughi istriani…certo è assurdo negarli… però vanno inquadrati nella immensa tragedia della guerra e delle violenze fatte e subite da entrambe le parti… In termini storici non ci è andata neanche così male… come Italia abbiamo perduto circa 2.000 chilometri quadrati (non era maggiore la porzione di Venezia Giulia abitata da italiani…) con circa 300.000 profughi…. Pensiamo che la Germania di chilometri quadrati ne ha persi almeno 130.000 (70 volte i nostri…) con 14 milioni di profughi, cioè più di 40 volte i nostri… Ma, si dirà, questo la Germania se lo è meritato! Certamente che se lo è meritato… solo che… un pochino… se lo è meritato anche l’Italia…

Claudio Carpentieri

In termini generali senz’altro, perché dal 1935 abbiamo attaccato ed invaso diverse altre nazioni, e quasi sempre senza neppure una preventiva dichiarazione di guerra; nella fattispecie però, se è corretto ricordare cosa ha preceduto, nelle ex province nordorientali, le foibe, tuttavia non sarebbe, beninteso a mio avviso, altrettanto corretto ricondurre le foibe a mera vendetta, perché il piano titino andava evidentemente oltre, nel tentativo di eliminare, se necessario anche fisicamente, ogni forma di potenziale opposizione alle mire su quelle province.
Sono quindi d’accordissimo sul fatto che le foibe non debbano essere negate da un lato, né strumentalizzate dall’altro.

Giacomo Grassi

Tito è stato mitizzato come un eroe ma in realtà era un feroce dittatore che fece fuori molti più slavi che italiani. Certo che aveva mire ambiziose. Voleva almeno Trieste che sia detto per inciso vale più di tutto il resto della Venezia Giulia e per fortuna è rimasto a noi… tutto sommato si è trattato di un compromesso territoriale accettabile.

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