Un aneddoto sul presidente Giovanni Leone
di Monsignor Valentino Di Cerbo
In questi giorni che precedono l’elezione del nuovo Presidente della Repubblica, mi è capitato di andare col pensiero ad un ricordo personale dell’inizio degli anni ’70, quando ho incontrato il Presidente Giovanni Leone al Quirinale in occasione del giuramento sulla Costituzione (prima del 1984 era così) di un nuovo Vescovo italiano, che avvenne nel suo studio privato alla presenza del Sottosegretario al Ministero dell’Interno, on. Adolfo Sarti. Alla fine il Presidente uscì dallo studio per salutare il “seguito” (per il vescovo c’ero solo io). Rimasi colpito dalla sua simpatia e “democraticità”. Mi apparve una persona normale, in quel momento chiamata a rappresentare il Popolo italiano.
Sono andato sempre a questo ricordo piacevole, quando mi è capitato di leggere della boria e dello spirito di privilegio di re e sovrani che in passato hanno governato il nostro Paese. Ed ho ringraziato Dio di vivere in una Repubblica che spero sia sempre rappresentata dai migliori di noi.
