Un abbraccio davvero forte

di Fabio Isman

A novembre (2021) sono andato nella Nuvola di Fuksas, a “Più libri più liberi“, per ascoltare Liliana Segre, ottimamente intervistata da Marco Damilano, direttore de L’Espresso, e da Simonetta Fiori, della Repubblica, che ha anche citato (grazie, grazie mille) il mio librino.

Lei è stata insuperabile, come sempre: quanto Liliana racconta, andrebbe imposto come obbligo in ogni scuola italiana, di qualsiasi ordine e grado: chiarissimo, senza odio, copre assolutamente ogni scibile umano, e politico, di ieri (e lei l’ha vissuto, altro se l’ha vissuto) e di oggi. Le “stand ovation” ne sono state l’ovvio coronamento, iniziale e finale.

Ci sono andato anche perché, una volta tanto, era l’autore a chiedere un autografo: ma la firma della mia adorata prefatrice, su una mia copia che custodirò in modo geloso, non poteva assolutamente mancare.

E ci sono andato anche per salutare un’antica grande amica, per 30 anni o giù di lì, di mia madre: ne abbiamo parlato, e me l’ha diffusamente ricordata, mentre ci stavamo bevendo un caffè.

E così, mi ha ricompensato, almeno in parte, della mia infinita bischeraggine: venerdì, dovendo parlare di Italia dell’arte venduta al Fai di Portogruaro, mi ero allungato fino a Trieste, appunto per salutare papà e mamma; senza tener conto che, a Chanukkah, il cimitero era ovviamente chiuso. Anche per me, e per mia cugina Erika.

Sotto la Nuvola, o dentro di essa, ho anche incontrato un sacco di antichi amici: Enrico Mentana (la cui prontezza mi ha soffiato l’invito a cena a Liliana), Annamaria Malato (al solito, deliziosa), Francesco Merlo, Ricky Levi, Claudia Terracina, l’ex presidente dell’Ucei Renzo Gattegna, ed altri ancora….. E firmato qualche copia al ricco stand dei mugnai bolognesi del Mulino, sempre molto attenti ai propri autori.

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