Turarsi il naso per andare a votare; ma chi?

di Francesco Abbate

Per la prima volta dopo sessant’anni di “onorata militanza” a due mesi dalle elezioni non so ancora chi votare o addirittura se andrò a votare turandomi il naso. L’ho già fatto nel 2008 votando Veltroni e “tradendo” la lista arcobaleno. Andò male ma allora era indispensabile. Ma non ci si può turare il naso all’infinito se no il naso soffoca.. dipenderà dai programmi e dai campi più o meno larghi. Intanto niente agenda Draghi che neppure so cosa voglia dire (e magari non sono il solo). Mi sono molto rammaricato per la caduta del governo Draghi non certo perché mi piaceva quel governo ma per ragioni di carattere generale facilmente comprensibili. Allora: il campo ora meno largo del PD: può darsi se non c’è Renzi. Condizione sine qua non.. Calenda? Bah! Certo i “compagni “ Brunetta Carfagna Gelmini specie l’ultima.. se lì mettono in collegi da contendere alla destra tanto tanto.. Ma è meglio Calenda corra da solo se puoi vuole imbarcare Renzi auguri.. Il campo Melenchon? Il mio cuore va dove va Bersani. Ma la politica estera? Se è quella ultima ambigua dei Cinque stelle o di Santoro no grazie. Questo non significa essere filo Nato ma la pax russa non mi piace: è quella che diceva Tacito: hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato pace.. e poi quanti altri deserti hanno in mente se li lasciamo fare? Un bel casino eh?

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