Trovare il candidato condiviso

di Andrea Colombo

Renzi non è il solo ad essere rimasto stupito per il no di Berlusconi a Draghi. Era opinione diffusa, anche mia, che sarebbe stato lui a candidare Draghi sbloccando così la situazione. Non so se abbia scelto di continuare a fare la variabile impazzita per questioni di pancia, vendicatività per il 2011, o di testa, la voglia di incasinare tutto per poi sbloccare la situazione e imporsi come il grande vecchio non della destra ma della politica italiana. Comunque perché lo abbia fatto per ora cambia poco. Di fatto ha complicato tutto.
Il problema è trovare il Santo Graal, cioè il “candidato condiviso”. Il Graal non è stato trovato e non sarà trovato manco il candidato in questione. Andrea Riccardi, già affondato da Renzi ma la destra non se lo sarebbe mai preso, serve solo per smentire che il centrosinistra proprio non sappia cosa dire. Mattarella non lo vuole Salvini e se cambiasse idea dovrebbe rompere con Meloni. Casini non lo vuole nessuno e Berlusconi meno di tutti. Dunque torneranno su Draghi appena avranno trovato l’accordo sul governo.
Mettersi in un vicolo cieco su quel fronte chiedendo un premier politico in un governo di larghe intese che non permette leader politici non è stata l’idea più intelligente del mondo, quindi immagino che sia venuta in mente a Franceschini. Ma alla fine, rassegnandosi a un tecnico o ripiegando su Casini, penso che la risolveranno.

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