Si apre la nuova legislatura

di Federico Smidile

Piccolo spiegone della nuova legislatura.
Questa è la settimana che finalmente apre la XIXV Legislatura repubblicana. Le Camere sono convocate giovedì 13 per eleggere i Presidenti (oltre che per altri adempimenti). A Palazzo Madama la seduta sarà presieduta da Liliana Segre, in quanto più anziana di tutti i componenti del Senato (Napolitano è malato). Al Senato presiederà Ettore Rosato, vice presidente anziano (nel senso di più votato) della scorsa legislatura ancora presente alla Camera.
Il Presidente del Senato potrà essere eletto al primo scrutinio, essendo necessaria la maggioranza assoluta dei componenti del Senato (101 su 200). La destra ha 114 voti e quindi può decidere da sola. Per questo sembra improbabile l’ipotesi Casini, ventilata nei giorni scorsi mentre si parla di un derby La Russa – Calderoli (meglio il secondo!). Casellati non dovrebbe essere riconfermata perché destinata al Ministero della Giustizia. Alla Camera per le prime votazioni servono i 2/3 dei componenti e la destra non li ha. Dalla quarta basterà la maggioranza assoluta (201, loro ne hanno 239). Non è ancora chiaro a chi toccherà nella maggioranza. Anche qui si era ipotizzato che la destra facesse il beau geste di eleggere un oppositore, e si era fatto il fantasioso nome di Conte. Ovviamente non se ne farà nulla.
Dunque entro il 14 i presidenti saranno eletti. Entro il 16 si costituiranno i gruppi parlamentari e dal 17 potranno iniziare le consultazioni di Mattarella. Si ipotizza che Meloni abbia già la lista pronta e quindi o nella stessa settimana o all’inizio della successiva (evitando la ferale data del 28 ottobre) il governo giurerebbe al Quirinale, entrando in carica per poi, entro 10 giorni ma si ipotizza molto prima, ricevere la fiducia delle Camere, che nel frattempo avranno eletto i vice presidenti e gli altri organi. A metà novembre tutto dovrebbe essee pronto per la legge di bilancio da approvare entro il 31 dicembre.
Ho messo come foto i presidenti delle Camere più longevi e considerati ancora oggi i migliori. Amintore Fanfani e Nilde Iotti, come augurio.

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