San Michele Arcangelo
di Vincenzo Ferretti
L’8 maggio, caso più unico che raro in Regione Basilicata, la nostra comunità celebra San Michele Arcangelo e gli tributa gli onori dovuti ad un compatrono. La consuetudine dell’8 maggio rivela lo stretto legame con il santuario di Monte Sant’Angelo e suggerisce che la nostra grotta sia stata dedicata all’Arcangelo già agli albori del culto. Una tradizione antichissima che conserva un significativo tratto identificativo della comunità. Un rito che, specialmente la ricorrenza di Maggio, un tempo si esprimeva con un pellegrinaggio e una funzione ricca di suggestioni ed atti simbolici di grande interesse. Il tutto, si concludeva con una festa rurale a cui tutti partecipavano, tutti indistintamente dal ceto e dall’età. Una grande festa, quindi, di fede e di socializzazione.
In un trafiletto del 1859, un poeta così scriveva:
Reportage “A San Michele “
” Voglio narrarti, o Arcangelo, con breve, anzi brevissima parola,
quel che per te si fece, su… a Pignola.
Quel che si fece… è presto detto… e pure non ci vuol mica poco
per descriverti, o santo i nostri balli
se li avessi veduti, dagli stalli
celesti, dalle pure aure del paradiso
ti saresti diviso
e saresti venuto al nostro loco.”