Roma mi sta simpatica

di Sarah Gainsforth
Roma mi sta simpatica perché è come un’adolescente geniale e distratta che siede all’ultimo banco e fa casino. Vuole apparire e primeggiare e fa un sacco di rumore ma poi è impreparata e le devi mettere 5. Ora, tra rulli di tamburo e squilli di tromba Roma si prepara (da sempre per la verità) ad ‘accogliere’ turisti turisti turisti! Sempre più turisti! Un’invasione di turisti! Che la città con sole due linee metropolitane non si sa bene come farà ad ‘accogliere’ ma insomma non importa, ci pensiamo dopo. Intanto viva la pioggia di fondi con cui stiamo facendo la manutenzione a queste due linee della metropolitana per accoglierli meglio. Mentre scendo i quarantacinquemila gradini delle innumerevoli scale mobili (l’ascensore è rotto) per arrivare alla banchina a Jonio che sta più o meno al centro della Terra penso che Roma potrebbe addirittura diventare una città moderna e vivibile, efficiente, pulita… poi leggo i cartelli in Atac-English e penso eccola l’anima di Roma, mi stavo preoccupando. Spendi milioni di euro per rinnovare le metro e ti scordi di pagare un traduttore quindi tappezzi la metro con cartelli che in inglese non significano nulla però sono divertenti e ti mettono il buonumore, forse è una strategia di accoglienza, ci sta. Perché altrimenti quello che stai dicendo ai turisti, anche quelli che si sono persi e che sono arrivati fino a Jonio, in Atac-English suona più o meno così: stiamo sostituendo i motori con le ruote e i sistemi di sicurezza con i corpi treno (i vagoni, okay). Per verificare ho mandato una foto a mia madre e le chiesto cosa significa secondo te? Mi ha risposto: “They are taking the motors off and putting wheels on…they are taking off safety systems and will be stopping 10 trains at a time to take bodies off”. Poi ha aggiunto fossi in te prenderei l’autobus.