Rientro a Scuola

di Pasquale Palmieri
Il piano per il rientro a scuola a settembre è finalmente pronto. Lo aspettavamo da tempo. Del resto l’istruzione è una “priorità”. Nel frattempo le università difendono orgogliosamente la loro autonomia e si riservano di prendere decisioni più precise nelle prossime settimane (in fondo possiamo far tutto con calma).
Bene. Il Ministero chiarisce che non sarà più obbligatorio mantenere un metro di distanza fra gli studenti. Inoltre laddove “le condizioni strutturali-logistiche degli edifici scolastici, legate anche alla disponibilità di risorse umane, non consentano il distanziamento”, saranno necessarie le “mascherine”.
Si è trovata anche una soluzione per arieggiare i locali: nel documento si legge infatti che bisognerà “procedere artigianalmente” (la nobile tradizione dell’artigianato italico torna sempre utile), tenendo aperte finestre, balconi e porte. “La misura raggiunge la massima efficienza se finestre, balconi e porte si trovano su entrambi i lati dell’aula (ventilazione incrociata) e dovrà essere adottata anche con meteo avverso”.
L’emergenza sta finendo, come ormai abbiamo compreso. Il numero dei contagiati potrebbe allarmare, ma ci è stato più volte ripetuto che dobbiamo guardare alle “ospedalizzazioni”.
Il 31 luglio avevamo 1851 persone ricoverate e 214 in terapia intensiva. Il 6 agosto 2449 persone ricoverate e 277 in terapia intensiva. Il 13 agosto 3033 persone ricoverate e 369 in terapia intensiva. Il 18 agosto 3559 persone ricoverate e 442 in terapia intensiva.
Tutto sotto controllo, no?
In questa situazione, il capofila di uno dei principali partiti di maggioranza – la Lega Nord – ha trascorso tutta l’estate ad aizzare i cittadini su vaccini e “green pass”, insultando nei ritagli di tempo la Ministra degli Interni, il Ministro degli Esteri, il Ministro della Difesa e il Ministro della Salute di un governo sostenuto dalla Lega Nord.
Gli altri partiti non sono pervenuti: i loro esponenti vanno in giro a presentare gli ultimi libri pubblicati, pubblicano video da soleggiate località marittime non sfiorate dagli incendi dell’entroterra, si ripromettono di promuovere la “transizione ecologica”, piangono la morte di Gino Strada, sottolineano che la guerra in Afghanistan è stata un fallimento (ma va…).
A settembre potrebbe piovere, intendiamoci, ma apriremo porte e finestre creando “ventilazione incrociata”. E si respirerà aria fresca.