Ricordando Enzo D’Agostino


di Vincenzo Naymo

Ieri è mancato Enzo D’Agostino, uno dei massimi studiosi di storia della Chiesa calabrese, un punto di riferimento nella nostra regione e non solo in Calabria in questo campo di studi.

Dopo la scomparsa di Pietro Borzomati e di Maria Mariotti la cultura regionale perde un altro importante pilastro in questo settore di studi e io un carissimo amico di vecchia data con il quale ho condiviso molte esperienze di ricerca e scambiato tantissime opinioni su temi storici nel corso di lunghi anni.

Ricordo con nostalgia le decine e decine di incontri nel suo attico a Siderno, a discutere di temi di storia meridionale ma anche di attualità. Enzo seguiva con attenzione pure l’evolversi sul piano politico della realtà calabrese da sempre complessa e di non facile esegesi.

In questi giorni saremmo dovuti andare insieme a Castelvetere, alla ricerca nell’abitato del sito esatto del monastero di Santa Maria di Valverde sul quale egli aveva scritto una monografia praticamente pronta per la stampa.

Il lockdown prima e la malattia che aveva fatto irruzione nella sua vita di recente non ci hanno permesso di portare a termine questo impegno.

Enzo D’Agostino, Deputato e tesoriere della Deputazione di Storia Patria della Calabria, ha prodotto contributi fondamentali per la Storia della Chiesa calabrese e meridionale e di questo lascito dobbiamo essergli tutti riconoscenti.La sua scomparsa lascia un vuoto difficilmente colmabile nell’immediato ma la sua semina non potrà che germogliare frutti rigogliosi fra coloro che lo hanno conosciuto, apprezzato e stimato frutti che saranno in grado di consentire alla ricerca storica regionale quel progresso ininterrotto che noi tutti auspichiamo.

Ciao Enzo!

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