Pasquale Angelosanto
di Gigi Di Fiore
PASQUALE ANGELOSANTO (il comandante dei Ros che ha guidato la cattura di Matteo Messina Denaro): una lunga carriera che parte da lontano, anche con molti colpi vincenti contro la camorra negli anni ’80/’90 del secolo scorso. Protagonista nella cattura di Carmine Alfieri e nel pentimento di Pasquale Galasso.
ECCO COSA SCRIVEVO NEL 1994:
“E’ un capitano dei carabinieri, Pasquale Angelosanto, a tentare l’impossibile: convincere Pasquale Galasso a collaborare con gli inquirenti. L’insofferenza verso il carcere, il dolore e la depressione per la morte del padre, i sequestri dei beni che rischiano di lasciare la famiglia senza le famose ricchezze miliardarie, i dubbi sull’amicizia sincera di chi è ai vertici della sua organizzazione camorristica, la convinzione di essere stato tradito: sono i varchi che potrebbero favorire il lavoro del capitano…Tenta e ritenta Angelosanto, con colloqui diversi. Fa i primi approcci, poi avverte il sostituto procuratore napoletano Franco Roberti…Il capitano Angelosanto è furbo, la sua costanza e la pazienza del pm Roberti convincono Galasso che di loro si fida. Il capitano Angelosanto è l’inquirente che ha saputo dare un volto anche alle miriadi di attività economiche della camorra vincente.
(Gigi Di Fiore, “Io Pasquale Galasso – da studente in medicina a capocamorra”, Tullio Pironti editore, 1994, pp. 34-47)
