Papa Benedetto XV

di Fabrizio Rossi

Il 22 gennaio 1922, esattamente 100 anni fa, moriva Papa Benedetto XV.
Nato a Pegli, Genova, il 21 novembre 1854, venne battezzato con i nomi di Giacomo Paolo Giovan Battista. Lavorò nella segreteria di stato della Santa Sede, al servizio del cardinale Mariano Rampolla del Tindaro, segretario di Stato di Papa Leone XIII. Divenuto Pontefice Pio X, Giacomo della Chiesa venne nominato Arcivescovo di Bologna, e dopo alcuni anni creato cardinale, in tempo per partecipare al conclave che lo elesse al soglio di San Pietro. Fu il 258 successore di San Pietro e volle il nome di Benedetto, in onore a Papa Benedetto XIV Lambertini, che fu anche lui Arcivescovo di Bologna. Benedetto XV si oppose alle atrocità della prima guerra mondiale, scrivendo ai capi delle potenze belligeranti per chiedere di cessare l’inutile strage. Denunciò il genocidio degli Armeni, si oppose ai nazionalismi delle potenze vincitrici del primo conflitto, riunite a Versailles per i trattati di pace. Aboli il “non expedit”, per permettere ai cattolici di partecipare alla vita politica italiana. Propose una soluzione della questione romana, ma le trattative fallirono per l’opposizione del re Vittorio Emanuele III. Morì la domenica 22 gennaio 1922, all’età di 67 anni per una broncopolmonite, presso il palazzo Apostolico Vaticano.
Sepolto in San Pietro, gli venne eretto un monumeto in marmo e bronzo, opera di Pietro Canonica (Moncalieri 1869 – Roma 1959), che rappresenta il Pontefice in preghiera davanti alla Vergine, per implorare la pace fra le nazioni.

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