Non sparate sul cavaliere

di Filippo D’Eliso

Sono Marxista e Pasoliniano e me ne vanto. Intanto in linea con Plutarco onoro i miei nemici colpendoli frontalmente. La tanta attenzione che si dà a Berlusconi è simile alla mitizzazione di tutti i dittatori e tutti i rivoluzionari.
Unica rivoluzione possibile oggi è L’ONESTÀ INTELLETTUALE.

Per il resto non abbiamo altra scelta che una sdrammatizzazione in perfetto stile italico.

Il Silvio è pur sempre un Cavaliere della Repubblica, il che in democrazia non è poco.

Se di lui si apprezza la sua ricchezza materiale o il suo impero economico nel senso di invidiarlo, bisogna ammettere di essere “scivolati” in basso. Ma se dobbiamo essere obiettivi i suoi pregi alla base dell’essere Cavaliere (vi invito a leggere a tal proposito Rugarli, che ho avuto l’onore di conoscere di persona) sono indiscussi.
D’altra parte una storica committenza arrivatami oltre 10 anni fa dalla Confindustria, ha permesso di far pervenire una mia trascrizione su carta pregiata di un suo brano con Apicella, consegnatagli al San Carlo di Napoli tra le eccellenze della Campania.

In parole semplici abbiate accoglienza per un uomo, comune mortale, già prossimo al suo umano tramonto.

Buona Domenica.

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