Non ci sono soldi se non per…
di Pasquale Palmieri
Mesi, a volte anni, per racimolare qualche centesimo in più per istruzione, sanità, trasporti, assistenza. Scuole fatiscenti, ospedali senza letti e attrezzature, autobus e treni sempre più cari.
Mesi di sudore e fatica per capire come proteggere i cittadini dal costo esorbitante delle bollette energetiche e del carburante. Livello di povertà alle stelle. Incapacità cronica di approvare una legge contro omofobia e transfobia.
Bastano invece poche ore per far passare la spesa militare dall’1,5% al 2% del Pil. Fino a oggi erano 25 miliardi di euro annui (68 milioni di euro al giorno). Diventeranno 38 miliardi di euro l’anno (104 milioni al giorno). La Camera vota a favore, quasi all’unanimità.
Nel frattempo scopriamo che John Elkann – presidente del Gruppo Gedi, proprietario12 quotidiani, 8 periodici, 4 emittenti radiofoniche e 23 testate digitali – ha interessi economici enormi legati all’industria delle armi.
Potremmo dire che tutto questo fa schifo. Ma non sarebbe abbastanza.