Napoli svelata da Alberto Angela
di Claudio Carpentieri
Ieri sera, come tutti, mi sono goduto la puntata del contenitore di Alberto Angela sulle meraviglie d’Italia dedicata specificamente a Napoli: due ore abbondanti durante le quali la città ha potuto mostrare al grande pubblico molte delle sue bellezze, che ne fanno una città unica (al mondo, fatemi aggiungere, eh).
Mi è piaciuta moltissimo, sia per il soggetto – cioè Napoli -, che è assai caro al mio cuore, sia per la proverbiale capacità narrativa di Angela junior; peccato solo che il Palazzo Serra di Cassano sia stato trattato verso la fine, ed in un modo, a mio avviso, forse un poco sbrigativo (ad esempio, non si è ricordato come meritava che esso, da oramai quarant’anni, ospita la sede del prestigioso ‘Istituto Italiano di Studi Filosofici’, fondato nel 1975, tra gli altri, da Elena Croce, intellettuale e figlia di don Benedetto, e dall’indimenticato avvocato Gerardo Marotta); peccato che inoltre nulla sia stato detto su un’altra eccellenza architettonica ed intellettuale di Napoli, ossia il Palazzo Filomarino, già casa d’infanzia del grande filosofo Giambattista Vico poi, per mezzo secolo, abitazione prediletta di Benedetto Croce, che vi pose la sua leggendaria biblioteca familiare e personale, tuttora lì ospitata – ed aperta alla consultazione del pubblico interessato -, e che, da oltre settant’anni, è sede dell’altrettanto prestigioso ‘Istituto Italiano di Studi Storici’, fondato proprio da Croce.
Due note e prestigiose eccellenze napoletane, come appunto il Palazzo Serra di Cassano, oggi sede dell’Istituto Italiano di Studi Filosofici, e come il Palazzo Filomarino, attuale sede dell’Istituto Italiano di Studi Storici – nonché della sterminata Biblioteca di Benedetto Croce -, le quali oltretutto continuano ad illustrare la cara e meravigliosa città di Napoli, facendone un autorevole polo intellettuale, tuttora attivo e prestigioso.
