Mille luci sul Monferrato
di Roberto Coaloa
Mille luci sul Monferrato. Tornando da Torino per una ricerca, assai faticosa, su un violino appartenuto al leggendario Fritz Kreisler.
Si parte da materiali d’archivio del Seicento, finiti chissà come a Parigi dopo due secoli. Per giungere ai primi anni del Duemila. L’uomo da studiare, chiave del mistero, è Kreisler, che aveva un’impressionante collezione di violini.
È una lunga storia, che da Torino mi porta a Rosignano Monferrato, dove operò il mitico liutaio Arnaldo Morano. Passo a trovare anche il suo allievo, l’eccellente Gabriele Negri, che ricorda come Morano gli parlasse sovente di Plinio Pinna Pintor. Storia pazzesca. Conosco il violino dell’amico Plinio, che prima di morire mi dedicò addirittura un concerto a casa sua… Quindi, perché non ci ho mai pensato? Nicolette, la moglie di Plinio, era amica di Laura Archera, violinista, moglie di Aldous Huxley…
Morano. Uno Stradivari passato tra le mani di amici che non ci sono più.
Il fantasma, poi, di Fritz Kreisler, che, tra i tanti capolavori della liuteria possedeva, ad esempio, un Giuseppe Guarneri del Gesù
(1733), noto attualmente come Guarneri Kreisler. Donato da Kreisler nel 1952 alla Library of Congress a Washington, DC.
Guarneri del Gesù (1735). Appartenuto a Mary Portman.
Guarneri del Gesù (1740) “Tigre”, che in seguito appartenne a Benno Rabinoff.
Jean Baptiste Vuillaume (1845), di proprietà di Kreisler fino al 1960, prestato a Joseph Hassid ed è ora di proprietà di Yong-Uck Kim.
Stradivarius (1726) “Greville”. Kreisler lo possedette per un anno solo. Venduto a Lyan e Healy.
Stradivari (1733) “Kreisler”, che apparteneva anche a Bronisław Huberman e Johanna Martzy. Oggi Daniel Tschudi.
Stradivari (1711) “Earl of Plymouth” appartiene oggi alla Los Angeles Philharmonic Orchestra.
Stradivari (1727) “Hart”, entrò in possesso di Zino Francescatti e poi Salvatore Accardo.
Stradivari (1732) “Baillot” precedentemente posseduto da Pierre Baillot e Eugène Sauzay.
Stradivari (1734) “Lord Amherst of Hackney”, posseduto anche da May Harrison e Benno Rabinoff. Kreisler li vendette alla società Wurlitzer nel 1945.
Pietro Guarneri da Mantova (1707), acquistato nel 1967 da Earl Carlyss (secondo violino del Juilliard String Quartet).
Carlo Bergonzi, oggi ribattezzato Bergonzi Kreisler. In seguito appartenne a Itzhak Perlman.
Alessandro Gagliano.
Giovanni Grancino.
Gand e Bernardel.
Daniel Parker (1720) costruito a Londra.
Indovina, indovinello, che Stradivari, appartenuto a Fritz Kleisler, passò tra le mani di Morano?
Ho trascorso sei ore di fila da Gabriele Negri. Abbiamo parlato e discusso da amici. Troppi ricordi. È spuntato, tra questi mille pensieri, l’immagine folle di un violista amico di Morano, celeberrimo. La storia meriterebbe un romanzo.
Quanta malinconia per la perdita di Nicolette e di Plinio! Quante domande avrei dovuto fare a loro per conoscere l’arcano che si cela in questa vicenda… Troppe domande.




