Maurizio Estate
di Andrea Scanzi
17 maggio 1993. Ventinove anni fa. Maurizio Estate. Lavoratore in un autolavaggio. Vide due camorristi rapinare un uomo. Poteva voltarsi e far finta di nulla. Invece iniziò a gridare, corse verso di loro e intervenne direttamente. Sventò la rapina. Fu un eroe e gli sembrò normale.
Poche ore dopo, su ordine del boss e dai Quartieri Spagnoli, i camorristi tornarono all’autolavaggio per vendicarsi. Spararono a raffica su tutto quel che c’era, coperti da passamontagna. Come ricorda Leonardo Cecchi, “Lo crivellarono di colpi e Maurizio morì tra le braccia del padre, che lavorava anch’egli nell’autolavaggio”.
Maurizio aveva solo 23 anni. Postuma gli venne conferita la medaglia d’oro al valor civile, in virtù del grande esempio di senso del dovere, di coraggio.
Ricordare uomini come Maurizio è uno dei doveri di chi gli sopravvive, dunque anzitutto il nostro.
