Mario Fiorentini

di Luigi Pepe

Mario Fiorentini si è spento nella notte tra l’ 8 e il 9 agosto a
Roma dove era nato nel lontano 1918. Ricordava con piacere che la sua nascita era avvenuta negli stessì giorni della rivoluzione di ottobre. Formatosi a Roma nel mondo del cinema e delle arti alla fine degli anni trenta, fu nel 1943 tra i primi animatori della Resistenza contro i tedeschi. Prese parte ad importanti azioni partigiane per le quali ottenne tre medaglie d’argento: a suo fianco era la compagna di una vita Lucia Ottobrini. Dopo l’azione di via Rasella, alla quale non prese parte direttamente, partecipò alle attività dei Gap nei dintorni di Roma e , liberata la città, continuò a combattere nell’ Italia occupata, in collegamento con il britannico Office of Strategic Services. Dopo la guerra ritornarono i suoi interessi per la matematica, laureandosi con non poca fatica, ma dimostrando una notevole attitudine alla ricerca scientifica. Aveva un grande intuito nella scelta dei campi di ricerca e dei collaboratori. I suoi argomenti preferiti erano l’algebra commutativa e la geometria algebrica, della quale fu tra i primi in Italia a favorire il rilancio. Per i suoi meriti scientifici ottenne a Ferrara la cattedra di geometria superiore che tenne per oltre vent’anni, animando un gruppo internazionale di giovani ricercatori. Non rinunciò contemporaneamente al suo impegno culturale. Profondo conoscitore dell’arte figurativa contemporanea, non mancava ad una mostra a Palazzo dei Diamanti. Un altro suo interesse erano i libri e le stampe antiche: aveva messo insieme una pregevole collezione.
La vita attivissima di Mario Fiorentini continua nel ricordo di colleghi, studenti, amici, che lo videro generosamente impegnato, in vari differenti modi, nel favorire il progresso dello spirito umano.

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