Marcuse
di Salvatore Tinè
“Quando si pone accanto a Lotte, Werther passa dalla solitudine infinita alla chiarezza luminosa del finito, alla felicità della vita comune. Quando si trova accanto a lei, egli comprende la bellezza del finito, impara ad amare e a rispettare gli uomini, ad apprezzare e a desiderare i mille particolari taciti e inappariscenti della vita quotidiana. E come a dare l’ultimo tocco alla sua integrazione e alla sua risoluzione nel finito, nella vita della comunità, ogni dissidio fra la soggettività e il mondo esterno, l’interiorità ideale e la realtà oggettiva, sembra miracolosamente superato.” (H. Marcuse, “Il ‘romanzo dell’artista’ nella letteratura tedesca).
