Caterina di Russia: una nuova biografia scritta da Marco Natalizi

di Fabio Libero Grassi
Sulla base di una profondissima conoscenza dei documenti e della letteratura scientifica, Marco Natalizi offre allo studioso e al lettore italiano una seria e approfondita analisi della vita e dell’opera di una protagonista della storia europea e mondiale.
Riprendendo la politica di occidentalizzazione e di espansione di Pietro il Grande, Caterina II rese la Russia una delle maggiori, se non la maggiore, delle potenze continentali europee. La sua opera di trasformazione, esaltata da molti intellettuali illuministi occidentali, fu notevole ma anche cauta (se vogliamo dirlo in senso positivo) o esitante e non decisiva (se vogliamo dirlo in senso negativo). I decenni del suo regno furono visti in séguito come un’età dell’oro, ma la servitù della gleba fu mantenuta e per certi aspetti addirittura rafforzata. Le lunghe guerre, inoltre, portarono periodicamente alla miseria e alla disperazione le plebi contadine, che con la grande rivolta di Pugaciov, ferocemente repressa, unirono il loro scontento a quello di una parte dei cosacchi, più esattamente quella parte dei cosacchi che ancora riluttava ad essere irreggimentata e subordinata alle logiche dello stato moderno.
Con un’acribia che mostra qualche incertezza solo nella trascrizione dei termini turchi e tatari, Natalizi ripercorre con passo sicuro e cadenzato, e spesso con rimarchevole eleganza di scrittura, l’importante crinale storico costituito dall’opera della zarina tedesca. Il suo è il ritratto di un’epoca. Ma non mancano osservazioni acute sulla personalità della biografata.
In conclusione, la monografia di Natalizi deve essere salutata come un’opera importante e meritoria nel panorama della storiografia italiana e forse non solo italiana.