Luigi XVI
di Federico Smidile
Evelyne Lever, Louis XVI
Questo è l’ultimo libro che ho iniziato nel 2021. Lo finisco oggi, 19 settembre 2022, quando con il funerale di Elisabetta II si chiede un mondo antico. Un finale diverso, ovviamente. Oggi un commiato dolce per un’anziana regina, allora un crollo repentino e violento che, nonostante i tentativi di restaurazione, ha dato vita alla realtà di oggi.
Un bel libro, che inevitabilmente ha in ogni pagina il senso della fine. La studiosa non precorre i tempi ma é chiaro che l’ombra della Ghigliottina si proietta su tutta la vita del timido Luigi e della “tête au vent” Maria Antonietta. Due figli del loro tempo, impossibilitati a capire che tutto stava cambiando, ad accettare una monarchia diversa, sottomessa alla legge, non assoluta. Potevano fare diversamente? Leggendo il libro non si arriva ad un giudizio. Resta il fatto che Luigi Capeto non era un tiranno ma che la sua morte non è altro che la fine del principio del diritto divino. Peccato che quel principio fosse incarnato da un uomo per bene ma incapace ed inadatto. Maria Antonietta mostra un grande coraggio alla fine, ed é l’unico sostegno per un re che non amava ma che ha imparato a rispettare
