Luigi Meneghello
di Franco Castelli
MENEGHELLO cent’anni dopo:
la squisita gentilezza di un Grande della letteratura italiana
Sta per chiudersi il centenario della nascita di Luigi Meneghello (1922-2007), grande scrittore del Novecento, autore di “Libera nos a Malo” e de “I piccoli maestri”.
Questa cosa mi ha fatto venire in mente una mia lontana corrispondenza con questo autore meraviglioso e affascinante, anomalo, da me conosciuto tardivamente, ma di cui mi sono subito innamorato.
Erano gli anni Ottanta, quando, come insegnante comandato presso l’istituto storico della Resistenza di Alessandria, mi interessavo di ANTROPOLOGIA DELLA RESISTENZA, con sondaggi sui nomi di battaglia (un corposo saggio uscito nel 1986 sulla RID, Rivista Italiana di Dialettologia) e sulla diaristica partigiana.
Ho ritrovato per caso un suo gentilissimo biglietto in risposta al mio primo contatto, propiziato dal comune amico Mario Isnenghi, uno dei più autorevoli storici italiani . Lo cito come pura curiosità, ma anche come spia della grandissima sua disponibilità a colloquiare con giovani (più o meno…) ricercatori . Non solo, con mia grande sorpresa, Meneghello rispose cordialmente ad un mio questionario sul mito del “Pippo” bombardiere notturno, ma ebbe pure la squisita cortesia di omaggiarmi della prima edizione Feltrinelli 1964 dei “Piccoli Maestri”, indicandomi dei volumetti sulla sua scrittura che riuscii a recuperare, e su cui scrissi un saggetto pubblicato nel 1989 sulla rivista dell’ISRAL.
Confesso che me ne ero quasi del tutto dimenticato (assieme a dozzine e dozzine di altre cose mie sparpagliate su atti di convegni che nessuno leggerà mai…), ma ho l’ardire di segnalarlo, per coloro che vogliano andare a leggerselo in biblioteca
(e da questi eroici lettori mi piacerebbe tanto sapere, una volta lette quelle otto pagine, se ciò che allor scrissi, senso aveva…).
Franco Castelli, L’esperienza e il racconto. Note sulla scrittura “anti-eroica” di Meneghello, “Quaderno di storia contemporanea”, XII (1989), 5, pp. 115-122.

