Luciano Bianciardi

di Nico Ivaldi

Scrittori che mi piacciono: ribelli, finiti male, anticonformisti, anarchici, anche romantici, randagi. Proprio come il sempre più rimpianto Luciano Bianciardi, nato cento anni fa e morto nel 1971.
La ExCogita, casa editrice della figlia Luciana, pubblica ora un cofanetto di tre volumi dal titolo “E tutto sommato”, che raccoglie in tremila pagine gli oltre mille articoli da lui pubblicati su sessanta testate.
Un libro importante, c’è tantissimo da imparare da questo geniale irregolare che scelse di scrivere soltanto per quei giornali che lo lasciassero libero di esprimersi. Meglio dunque il Guerino Sportivo o Playmen, piuttosto che i grandi quotidiani: rifiutò perfino l’offerta di Montanelli al “Corriere”, lui che con il compenso per un articolo avrebbe ridato ossigeno alle sue finanze sempre in crisi. Sì chiama libertà intellettuale.

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