Le scelte di un Governo

di Pasquale Palmieri

Le scelte di un governo sono politiche. Hanno una direzione politica. Hanno conseguenze politiche. Sempre, che ci piaccia o meno.

Un paese non è un come un’automobile guasta da affidare al meccanico migliore per le riparazioni. Non può finire nelle mani di un tecnico specializzato. Non può essere sottoposto a generiche manutenzioni. Non può avere traiettorie precostituite da seguire a velocità variabile.

Ha invece bisogno di scegliere una strada e di percorrerla. Ha bisogno di farlo nella consapevolezza che ogni scelta ha delle conseguenze. Può cambiare equilibri sociali ed elettorali. Può influenzare in maniera concreta le vite delle persone. Può creare spaccature, unioni, cadute, risalite, scomparse, sopravvivenze. Può aiutare i successi di alcuni e le sconfitte di altri. Può sanare ferite o crearne di più profonde.

Ha bisogno, in una parola, di politica. E la politica non è solo buona o cattiva capacità amministrativa, “competenza”, “onestà”, “rottamazione”, “pulizia” o “polizia”. È soprattutto analisi, dibattito, progettazione, costruzione.

Mario Draghi può continuare a governare questo paese, se vuole. Ha i numeri per farlo, il sostegno parlamentare che gli serve, e non sarà una forza ormai minoritaria a impedirglielo. Deve tuttavia assumersi la responsabilità delle sue decisioni e presentarle per quello che sono: politiche. “Ideologiche”, direbbero alcuni. Di parte. Nel celebre documento definito PNRR, la parola “competitività” appare 116 volte; “uguaglianza” una sola volta”; “democrazia” zero.

Un governo non si può nascondere in eterno dietro la retorica della “necessità” o dietro le logiche emergenziali. Esistono delle alternative, sempre. E per fortuna possiamo ancora fare delle scelte.

Chi guida un paese deve avere una direzione politica e godere di una legittimazione politica. Non può pretendere appoggi unanimi o trasversali. Non può far leva su concetti astratti, ritenendosi al di sopra di qualsiasi forma di dissenso. Deve dire cosa vuole fare e spiegare le sue ragioni, se lo ritiene opportuno. La politica è confronto fra diverse idee di società, di futuro.

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