L’antifilologismo

di Renzo Tosi

Negli studi di storia della filologia si tende talora a far coincidere l’antifilologismo di certa antichistica italiana di inizio Novecento con la critica al metodo del Lachmann. Ciò non mi pare corretto: la crisi del lachmannianesimo comprende anche la messa in discussione dei suoi postulati (ad es. dell’unicità dell’archetipo e della trasmissione solo verticale); l’antifilologismo è erede della concezione romantica del poeta creatore, propugna innanzi tutto una esegesi estetizzante, aliena da ogni studio seriamente scientifico del testo. Insomma, se è lecito un paragone matematico, si tratta di due insiemi ben distinti, che hanno solo una non grande sezione di intersezione.

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