La Trinità

di Renzo Tosi

Anni fa un caro amico, mons. Giuseppe Cremascoli, scrisse un libro di ricordi col titolo Clero che fu. Potrei farlo anch’io, visto che quando ero un ragazzo frequentavo paesi dell’Appennino reggiano, dove erano relegati preti di sicura fede ma non di altrettanto certa obbedienza all’autorità. Uno di loro, quando organizzò una gita a Roma e una parrocchiana gli chiese che cosa significasse SCV scritto nelle targhe delle macchine di rappresentanza che uscivano dal Vaticano, rispose: «Se Cristo vedesse». Un altro, predicando, spiegò così il mistero della Trinità, superando d’un colpo duemila anni di scritti teologici: «La Trinità è come un forcone: tre punte e un manico solo».