La strategia dell’Occidente
di Andrea Colombo
La strategia dell’occidente, temo ideata dal geniaccio della Casa Bianca anche se poi fatta eseguire in piena “autonomia” dalla solerte Europa, è a senso unico: mira a far cadere Putin senza alcun piano B. Mi sembra una strategia pericolosa e discutibile.
E’ pericolosa perché non lascia all’autocrate alcuna via d’uscita. Immagino che Washington la abbia decisa sulla base di calcoli precisi e informative dettagliate sulla insofferenza degli oligarchi, colpiti dalle sanzioni. Però per fare un golpe non servono “gli oligarchi”, serve l’esercito e chi conosce la Russia mi dice che l’insofferenza dell’esercito nei confronti di Putin casomai è di segno opposto. Lo considerano troppo morbido.
E’ discutibile perché io non riesco neppure a capire come si possa provare simpatia per Putin o come si possa non augurarsi la fine dell’invasione. Però simpatie e passioni non dovrebbero ottenebrare sino a non vedere che della dittatura di Putin o dell’Ucraina all’occidente frega meno di zero. Il punto, come ha spiegato bene Massolo che sarebbe stato quanto meno un simpaticissimo presidente, è che “Noi non possiamo fare finta di non avere vinto la guerra fredda”. La posta in gioco è solo il diritto dell’occidente a dominare, avendo vinto la guerra fredda. E’ una causa che non mi scalda tanto e che per me non vale il rischio di una guerra nucleare.
