Strage di ebrei a Modica nel 1474

di Giuseppe Barone
La strage degli ebrei consumata a Modica il 15 agosto del 1474 ( con 360 vittime, centinaia di feriti, case incendiate e beni saccheggiati ) è stata definita dal grande medievista David Abulafia il più grave massacro antisemita della storia d’ Italia.
Sull’ eccidio ( che si verificò in forme ridotte anche in altri centri dell’ isola ) continuano a circolare sul web ricostruzioni fantasiose e autentiche menzogne.
Nella “Storia mondiale della Sicilia” ( Laterza 2018 ) ho cercato di spiegare che a Modica non c’ era nessun predicatore Giovanni da Pistoia, seminatore di odio dal pulpito, e che la vera causa del malcontento popolare erano gli alti tassi d’ interesse praticati dai banchieri ebrei in una fase di crisi economica. Sui social media si continua a dire che nulla lasciava presagire l’ eccidio, quando tutta la storiografia ha chiarito che, dopo la conquista turca di Costantinopoli ( 1453 ), le comunità ebraiche lungo il periplo europeo del Mediterraneo Cristiano subivano attacchi e restrizioni commerciali perché sospettate di complicità con gli ottomani islamici.
Gli ordini religiosi mendicanti ( francescani ), che consideravano “usura” qualunque modico interesse sui prestiti , contribuirono in parte ad alimentare l’ antisemitismo, che fu orchestrato soprattutto dai maggiorenti locali ( la famiglia Celestre con i loro servi e schiavi ) desiderosi di cacciare l’ élite “esterna” ebraica e di sostituirsi ad essa nelle operazioni finanziarie. Di quei drammatici eventi ci resta una bellissima “qinah” ( elegia funebre ) recentemente pubblicata, che esprime i dolorosi sentimenti dei sopravvissuti di Modica e Noto e il rimpianto della pace perduta.
Purtroppo noto che è tempo perso. Sul web passano torme di orecchianti che non hanno mai fatto una vera ricerca d’ Archivio ma pronti a diffondere tesi farlocche e stravolgimenti della verità storica al prezzo di qualche like in più.