LA STORIA DELLA PENNA BIRO

di Storie di Storia

he storia si nasconde dietro una normalissima penna a sfera usata ogni giorno da milioni di persone in tutto il mondo? Questo semplice ma utile oggetto deve la sua nascita al giornalista László József Bíró (Budapest il 29 settembre 1899 – Buenos Aires 1985) che prestò anche il suo nome all’invenzione. Bíró cercava da tempo una soluzione al problema delle macchie che le penne stilografiche, in uso a quei tempi, lasciavano sui fogli. Tra i vari tentativi provò a sostituire il tipo di inchiostro usato per scrivere con quello delle rotative che stampavano i giornali. Solo che il liquido risultava viscoso rendendo la scrittura poco fluida. Un giorno ebbe un’ intuizione nata osservando casualmente alcuni bambini che giocavano a biglie sulla strada. Le palline intrise di fango nel rotolare lasciavano una scia uniforme. Così Bíró perfezionò la sua idea iniziale con una soluzione semplice e allo stesso tempo geniale. Inserì all’interno della punta della penna una piccola pallina metallica che permise di ottenere una distribuzione omogenea dell’inchiostro. Nacque così la Biro, la prima penna a sfera. Dopo alcuni perfezionamenti si presentò il problema della sua commercializzazione che venne però ostacolata dall’approssimarsi della Seconda guerra mondiale.
Bíró, di origine ebraica, assieme alla famiglia dovette fuggire dall’Ungheria e rifugiarsi a Parigi e poi, in seguito all’occupazione della Francia, spostarsi ancora in Argentina. Solo nel 1943 egli brevettò la sua invenzione. Mai i costi di produzione risultarono piuttosto elevati a causa delle piccole sfere delle penne che venivano prodotte in Svizzera e dall’inchiostro particolare. Ciò rendeva il prodotto non accessibile alla maggioranza delle persone. Bíró cedette così il brevetto al barone italiano, naturalizzato francese, Marcel Bich, che riuscì a produrre una penna abbattendo i costi del 90% vendendola poi in tutto il mondo associando al prodotto il suo nome, era nata la penna Bic. La proprietà del brevetto rese Marcel Bich molto ricco tanto da creare un impero a livello industriale. Alla sua morte, nel 1994, le sue fabbriche oltre ad aver diversificato la produzione con altri oggetti di uso comune quali accendini e rasoi, producono 14 milioni di penne al giorno. Nel novembre 2004, alla presenza dei suoi eredi, una targa in suo ricordo è stata posta a Torino in corso re Umberto, 60 suo luogo di nascita. László Bíró invece morì, dopo una modesta esistenza, Buenos Aires il 24 ottobre 1985 all’età di 86 anni. In sua memoria in Argentina ogni 29 settembre, giorno della sua nascita, si festeggia il “giorno degli inventori”. A lui è stato dedicato l’asteroide (327512) Biro, scoperto nel 2006.

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