La Giudecca di Ragusa

di Giuseppe Barone
Come sottolinea Shlomo Simonshon nella sua monumentale ricerca sugli ebrei di Sicilia, la Giudecca di Ragusa mantenne sempre rapporti commerciali e di parentela con la ricca e potente comunità di Siracusa ( nella splendida foto di Luigi Nifosì il Bagno ebraico della città aretusea ).
Nonostante la scarsità delle fonti, la documentazione prodotta dallo studioso israeliano getta inediti fasci di luce sui caratteri multietnici e multiculturali della società iblea.
All’ inizio dell’ XI secolo Il dotto Masliah conduceva una intensa attività di import/export con l’ aiuto dei genitori residenti a Ragusa, e tre secoli dopo ( 1363 ) il mercante ragusano Chairono aveva preferito stanziarsi a Siracusa per controllare più da vicino lo sbarco/imbarco delle merci.
Ancora nel 1455 il medico Musu Liuni organizzò a Ragusa un gruppo di ebrei in partenza per Gerusalemme dallo scalo aretuseo , che però furono bloccati dalle guardie regie appena fuori dal porto.
Sull’ asse monti Iblei / mar Mediterraneo un flusso costante di uomini , culture e mercanzie forgiava tra medioevo ed età moderna i tratti distintivi dell’ identità urbano-rurale del Sud-est , dell’ “altra Sicilia” aperta e dinamica.
Avrò modo di approfondire il tema nella prima delle cinque lezioni che terrò il 6 dicembre al Teatro Donnafugata di Ibla.