La fretta inutile
di Vincenzo Naymo
La fretta inutile.
Al giorno d’oggi tutti hanno fretta. La fretta è indotta da ragioni oggettive, dettate dai ritmi incessanti della vita contemporanea. Fin qui nulla di nuovo e nessuna meraviglia. Quest’ultima, però, mi assale quando vedo persone pensionate che non hanno un tubo da fare andare di fretta sempre e dovunque: al mare e in montagna, agli eventi culturali e a quelli mondani, persino alle visite private che fanno o ricevono. Ho conosciuto persone che quando venivano a trovarmi a casa mi dicevano di avere 47 minuti da dedicarmi per poi fuggire allo scoccare del quarantasettesimo minuto senza nulla di concreto da fare altrove. Ho conosciuto persone che, per la fretta di andar via, si chiudevano in casa il giorno prima della loro partenza e non venivano a salutarmi se non lo avevano potuto fare due giorni prima di iniziare il viaggio giungendo a rinviare il saluto alla loro successiva venuta in Calabria. Persone, infine, che mi dicevano a che ora dovevano andar via appena messo piede in casa mia. A ben riflettere, tuttavia, costoro, con questo modo assurdo di vivere, non rovinano certo la nostra vita ma compromettono seriamente la loro attraverso la posa di centinaia di assurdi paletti che minano profondamente la qualità della loro vita. Esistono davvero persone come queste? Io ne ho conosciute alcune e, ripensando al loro singolare approccio con la quotidianità, mi viene tanto da sorridere!