La festa dell’Immacolata
di Monsignor Valentino Di Cerbo
La festa dell’Immacolata non vuole trasformarci in teologi, ma in uomini veri.
Non si è tali quando si fanno le scelte di Eva: vuole essere come Dio, affermando contro di Lui il suo “io” e si trova in un mondo dilianiato e disorientato.
Solo mettendosi nelle mani di Dio per costruire umanità con i fratelli, come Maria, si realizza un mondo più giusto e più fraterno.
La Festa dell’Immacolata è la festa della fraternità: ci invita a rinuncare al nostro individualismo per dire il nostro “eccomi” a Dio per essere costruttori di una umanità-famiglia. L'”eccomi” di Maria non è una scelta individuale, ma un accettare
di essere dono per i fratelli.
Allora la festa di oggi è la Festa della Sinodalità, del camminare insieme, regalandoci gli uni agli altri: è una festa che dice ai cristiani e soprattutto ai Pastori della Chiesa (e a quanti sono rivestiti di autorità) di non essere padroni e accentratori, ma di sentirsi inviati a promuovere e a valorizzare i doni altrui per camminare insieme e costruire umanità vera, la famiglia di Dio.
