La difesa di Giorgia Meloni

di Mario Scialoja

LA DIFESA DI MELONI: SCARICA SU FRONTEX, MA FORNISCE VERSIONE INESATTA E CONTRADDITTORIA.

Dopo quattro giorni di fragoroso e ingiustificabile silenzio, la presidente Meloni, da Abu Dhabi, apre la bocca e fornisce la sua versione difensiva : “I naufraghi non erano in condizione di essere salvati; la questione è semplice nella sua tragicità, non è arrivata alcuna comunicazione di emergenza da Frontex”.
No, presidente. Non è per niente semplice. Non è arrivata perché non doveva arrivare da Frontex.
Ho aspettato un po’ per vedere quali sarebbero state le reazioni a tali parole che inventano una realtà fasulla. Reazioni, purtroppo, vaghe e insufficenti.

Primo punto. Non spetta a Frontex, in base al ruolo stabilito dalla normativa europea, inviare comunicazioni di emergenza, ossia di richiesta soccorso. Queste operazioni devono essere decise dai singoli stati e affidate alla loro responsabilità.
Quindi una falsità ( o se preferite, stiracchiamento della verità) di Meloni.
Secondo punto. Frontex ha mandato alle 22,32 non solo la foto del caicco e la sua precisa posizione (latitudine e longitudine), ma anche un dettagliato report in cui erano chiariti vari elementi, inequivocabili.
Si vedeva una sola persona in coperta, ma la rilevazione termica e gli oblò aperti indicavano la presenza di persone sottocoperta.
Stessa indicazione dalla segnalata linea di galleggiamento assai abbassata . Segno di parecchie persone a bordo.
Frontex segnala anche una telefonata satellitare dalla barca in Turchia e deduce che la barca dalla Turchia era partita. D’altra parte, dalla foto, si vede chiaramente trattarsi del tipico caicco turco.
Ci voleva di più per capire che il caicco era carico di migranti ? No, bastava e avanzava.

E, infatti le autorità italiane lo hanno capito benissimo. E hanno fatto uscire per ben due volte un paio di motovedette della Finanza per un’operazione di polizia anti-migranti.
E per due volte le imbarcazioni sono tornate indietro segnalando un mare forte (all’inizio parlano di forza 7, poi ridimensionato a un più realistico forza 4).
Comunque, era chiaro che c’era una barca carica di migranti che con mare forte si stava avvicinando alla costa calabrese.
Allora, di che parla Meloni ? “Frontex non ci ha avvertito” ?
Ripeto, non stava a Frontex lanciare l’operazione di salvataggio. Però aveva fornito tutti gli elementi necessari perché gli italiani lo facessero.
In particolare il ministero di Salvini da cui dipende la Guardia Costiera che con le sue motovedette è in grado di compiere operazioni anche con mare forza 8 (ammiraglio dixit).
E cosa fa Salvini ? Niente.
E senza ordini la Guardia Costiera non si muove

Però si sapeva tutto, il caicco carico di migranti, il mare agitato e in peggioramento, la rotta verso la zona pericolosa (secche) della spiaggia di Cutro.
Perché non si è fatto nientre ? E’ la domanda alla quale Piantedosi, Salvini e, soprattutto, Meloni ancora non hanno risposto.
Anzi, Meloni ciurla nel manico sostenendo di non saper fare due più due.

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