La cultura del piagnisteo

di Federico Trocini

«La Giustizia, come virtù cardinale, sarà rimpiazzata dalla Pietà, e svanirà ogni timore di castigo. Ogni scapestrato si congratulerà con se stesso: “Sono un tal peccatore che Dio è sceso di persona per salvarmi”. Ogni furfante dirà: “A me piace commettere crimini; a Dio piace perdonarli. Il mondo è davvero combinato a meraviglia”. La Nuova Aristocrazia consisterà esclusivamente di eremiti, vagabondi e invalidi permanenti. Il becero dal cuore d’oro, la prostituta consunta dalla tisi, il bandito affettuoso con sua madre, la ragazza epilettica che comunica con gli animali saranno gli eroi e le eroine della Nuova Tragedia, mentre il generale, lo statista e il filosofo diverranno zimbello di satire e farse»; W.H. Auden, For the Time Being: A Christmas Oratorio (1944).

Il testo è riportato all’inizio de “La cultura del piagnisteo. La saga del politicamente corretto” di Robert Hughes (Adelphi 1994)

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