In morte di Michela Murgia
di Federico Smidile
La morte della Murgia, a 51 anni, non era inattesa ma è comunque terribile. La morte lo è sempre ma quando arriva presto ancora di più. In più Michela Murgia era una intellettuale “engagèe” per dirla alla Sartre. Ed, infatti, tutti i commenti riguardano più il suo impegno che la sua arte, più la sua vis polemica del valore della sua scrittura. Perché con l’impegno ci deve essere anche il valore dello scrittore. Difficile da stabilire ma che deve esistere. Accabadora è un grande libro, per me. Racconto, pensiero, storia ed emozioni equilibrati e narrati con malinconica pacatezza. “Figlia mia non dire mai di questa acqua non berrò” è una frase struggente e vera. Non so se gli altri libri siano a questo livello. Verrà il giorno in cui lo si capirà. Ma io la domanda me la faccio già oggi, perché lo scrittore muore fisicamente ma lascia la sua arte, da comprendere e valutare oltre l’impegno.
