Il romanzo della vita passata

di Giuseppe Barone 

“Il romanzo della vita passata” di Vincenzo Rabito, appena pubblicato da Einaudi con la curatela attenta ed affettuosa del figlio Giovanni, non sembra possedere la stessa potenza evocativa di “Terramatta” , il capolavoro letterario di un chiaramontano “inalfabeto “ pubblicato dalla casa editrice torinese nel 2007. Rimane il fascino linguistico del “rabitese”, originale impasto di un italiano maccheronico impregnato di dialetto siculo-ibleo, ma la struttura narrativa di questo secondo volume risulta spesso appesantita, in parte perché ripetitiva rispetto alla trama del precedente volume, in parte perché l’ ultimo ventennio di questa autobiografia appare meno denso di incroci significativi tra eventi individuali e vicende collettive. Alcuni capitoli del libro, tuttavia, mantengono ancora una straordinaria forza espressiva che rende merito all’ iniziativa editoriale. Insieme a Marcella Burderi e a Giancarlo Poidomani di questo ed altro discuterò a Modica lunedì 17 ottobre alle ore 18 in Fondazione Grimaldi con la preziosa presenza di Giovanni Rabito.

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