Il prevedibile futuro della politica italiana

di Giuliano Lemme
Queste elezioni presidenziali, a prescindere dalla riconferma di Mattarella (col senno di poi, forse scontata sin dall’inizio) hanno fatto emergere alcuni elementi. Primo fra tutti, la perdita, forse definitiva, di qualsiasi ambizione di leadership di Salvini, che ha giocato come peggio non si poteva la sua partita. Secondo, una saldatura politica tra Renzi, Toti e Berlusconi (con Calenda che è astutamente stato alla finestra senza prendere posizione). Terzo, e forse più rilevante, la consacrazione di Draghi, che probabilmente l’anno prossimo, dopo le elezioni, prenderà il posto di Mattarella.