Il manifesto di Rossana Rossanda

di Andrea Colombo

Un brutto articolo del Secolo d’Italia su Rossana Rossanda obbliga a fare un po’ di chiarezza. In questo Giancarlo Lehner sostiene che nel 1978 un suo pezzo contro l’assassinio del giovane missino Stefano Recchioni ad Acca Larentia fu censurato da Rossana che “ebbe un attacco d’ira, lo stracciò e urlò che ammazzare un fascista non è mai da condannare“. Nel 1978 non avevo niente a che fare col manifesto, non so cosa successe e come andarono le cose. Ma chiunque abbia conosciuto Rossana può escludere che siano andate come le racconta Lehner. Rossana era composta, non stracciava pezzi, non urlava, non avrebbe mai affermato che chiunque ammazza un fascista fa bene. Se Lehner avesse detto che Rossana si era passata sulle labbra un filo di rossetto, ecco, in quel caso il racconto sarebbe stato credibile e il segno della sua irritazione, per chi la conosceva, definitivo.
Il pezzo del Secolo segnala anche che Rossana si è confessata “contenta di aver indossato la divisa da giovane fascista perché era il mio primo tailleur“. In effetti immagino che parecchie sedicenni, peraltro costrette a indossare quella divisa, ne abbiano tratto quel che di soddisfacente potevano trarne. La citazione non mi pare il massimo del buon gusto.
Il pezzo in questione mi cita come parte dell’area di quella redazione “più libera di pregiudizi“. Vorrei specificare che sul manifesto abbiamo in effetti preso posizioni coraggiose e libere da pregiudizi: sui Nar, sulla strage di Bologna, su Moro, sullo strapotere dei magistrati, sulle leggi emergenziali antimafia. Quelle posizioni sono state possibili solo ed esclusivamente grazie a Rossana. Senza il suo appoggio strenuo e la sua partecipazione attiva non saremmo mai riusciti a farle passare. Non avremmo difeso i Nar su Bologna da soli, quando i missioni, solo a sentir nominare Francesca Mambro se la squagliavano di corsa. Non avremmo contrastato puntigliosamente la marea di scemenze deliranti su Moro che oggi escono invece anche sul nostro giornale. Rossana era questo. Quella del Secolo è una caricatura disegnata da un artista incapace.

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