Il commissario Pepe

di Renzo Tosi

Un libro particolarmente amaro è Il commissario Pepe di Ugo Facco de Lagarda: l’integerrimo commissario nel corso di un’inchiesta scopre che nella sua cittadina sotto una facciata moralmente ineccepibile (siamo nel Veneto cattolico e un po’ bigotto) dominano il sesso sfrenato, la lussuria e la prostituzione, e che ciò rischia di travolgere anche i suoi affetti; a questo punto egli decide di mettere la testa sotto la sabbia come lo struzzo. Viene in mente il Cosí fan tutte di Da Ponte-Mozart, ma Facco de Lagarda non condivide la disincantata ironia degli immortali versi di Da Ponte: in lui domina l’amarezza del moralista disilluso, mista all’acredine di chi sta compiendo una specie di vendetta letteraria.

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