Green Pass basico
di Mario Scialoja
IL GREEN PASS SEMPLICE, BASATO SUI TAMPONI RAPIDI, NON E’ ATTENDIBILE.
Il professor Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe che monitora accuratamente i dati della pandemia, ha detto che i nuovi provvedimenti del governo “sono un pannicello caldo”.
Forse, ha un poco ecceduto, ma di buchi neri gravi ce ne sono vari. Dovuti soprattutto al compromesso al ribasso imposto da Salvini e accettato dal governo.
Il quale Salvini non ha voluto allargare il green pass rafforzato (basato su guarigioni e vaccini) alla categoria dei servizi.
Così per accedere ai servizi pubblici Posta, uffici vari…) e a quelli privati (parrucchieri…) basta il green pass base: quello che si ottiene con un tampone rapido negativo.
MA I TAMPONI RAPIDI NON SONO ATTENDIBILI AL 40-50 PER CENTO. I MEDICI LO SEGNALANO DA SETTIMANE E ADESSO ANCHE GUIDO RAISI, CONSULENTE DEL COMMISSARIO FIGLIUOLO, AVVERTE CHE ALMENO IL 40% DEI POSITIVI OMICRON POSSONO RISULTARE NEGATIVI AI TAMPONI RAPIDI.
E poi essere positivi al test molecolare.
Aver accettato di prendere per buono in molti luoghi aperti al pubblico il green pass base è qualcosa di grave e pericoloso.
Lo ha voluto la Lega, ma non è stato ragionevole da parte di Draghi e del governo accettare una mediazione così al ribasso e rischiosa per la salute pubblica.
Si dice che era necessario per la sopravvivenza del governo. Ed è certamente vero, ma fino a che punto si possono accettare le irresponsabili bandierine salviniane ?