Funerale regale
di Giovanni Falagario
Ieri, 19 Settembre 2022, si sono svolti a Londra i funerali della regina Elisabetta II. La sovrana del Regno unito era morta l’otto settembre scorso. I funerali, ovviamente, sono stati celebrati in forma solenne. Il luogo della funzione è stata la Cattedrale di Westmister, a presenziare il rito funebre è stato il vescovo di quel luogo sacro, che è il primate consacrato più importante della chiesa Anglicana, la chiesa nazionale inglese. Mentre, lo sappiamo tutti, il capo, la somma figura della chiesa anglicana, è proprio il regnante di Inghilterra. Fino alla sua morte la figura apicale della chiesa anglicana è stata proprio la Regina Elisabetta II, mentre oggi a presiedere la chiesa di Inghilterra è il figlio di Elisabetta, che alla sua morte è diventato re con il nome di Carlo III.
I funerali della regina Elisabetta II si sono svolti nell’arco dell’intera giornata di ieri. Sono accorsi a presenziare al rito tutti i più alti capi di stato. Per l’Italia era presente il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. La regina è stata portata nella carrozza reale dal castello di Windsor alla cattedrale. Una delle più belle vetture trainate da cavalli del mondo, di proprietà del regno di Inghilterra e della famiglia reale, è stato trasformato in carro funebre.
È stato un rito struggente. L’arcivescovo di Westmister, il reverendo Justin Welbly, ha ricordato nella sua commossa omelia, che la regina ha servito il regno e il Commonwealth con instancabile spirito di servizio per più di settanta anni. Il figlio, re Carlo III, è stato seduto tra i banchi a piangere la madre. Accanto a lui tutta la famiglia reale, che si è stretta nel comune dolore che li unisce. Le lacrime non sono apparse, ma si vedeva nei loro visi dignitosi, ma affranti, il legame profondo che ha caratterizzato il loro rapporto con la grande progenitrice che si è da poco spenta.
Ma il lutto è del mondo. Abbiamo citato la presenza del nostro presidente Mattarella. A giungere dagli Stati Uniti per il funerale è stato il Presidente USA Joe Biden. Era in tutto 90 i capi di stato e i primi ministri presenti alla celebrazione. Insomma il mondo si è fermato per piangere una delle protagoniste assolute della storia del XX secolo e di questo primo squarcio di XXI. L’importanza nello scacchiere internazionale di Elisabetta è tale quanto lo è il ruolo della nazione di cui è stata capo di stato. Elisabetta ha avuto un ruolo centrale nella storia mondiale, esattamente come lo ha avuto il suo regno. Fa ancora commuovere l’indefesso lavoro di crocerossina che l’allora solo principessa fece durante la seconda guerra mondiale, quando l’Inghilterra e l’umanità tutta era sotto le bombe e la minaccia del nazifascismo, di Adolf Hitler.
La regina Elisabetta II era amata dai suoi sudditi. Gli inglesi si riconoscevano nella loro sovrana. L’eleganza civettuola, ricordiamo i suoi bizzarri cappellini, della sovrana aveva reso la regina Elisabetta quasi il simbolo dell’Inghilterra che vuole essere coerentemente se stessa, ma al contempo rinnovarsi. I cappellini sono stati la manifestazione di una personalità che vuole trasparire, vuole esplicitarsi, vuole raccontare ciò che è, senza infrangere le tradizioni e i valori della nazione. La regina anche in questo è stata un esempio. Dobbiamo dirlo. Un modo di comportarsi consono e corretto, un sentimento di fedele amore anche per il suo sposo il principe consorte Filippo, che contrasta perfino con la vita dell’attuale re Carlo III, che si sa ha tradito la sua prima moglie, la defunta e amatissima dal popolo e dai figli lady Diana, per inseguire l’amore per Camilla, che oggi è regina consorte. Una scelta che Elisabetta II ha accettato con fatica, lo ha fatto per il bene del proprio figlio, Carlo, e della Corona Inglese. Ma non appare azzardato pensare che abbia rimbrottato molto duramente sia Carlo sia lady Diana, quando era in vita la poverina, per la loro separazione.
Insomma la regina Elisabetta II se ne è andata. È finito il regno più duraturo d’Inghilterra. Sono il re Sole, Luigi XIV, in Francia è stato il monarca che ha regnato più di lei. È iniziata un’epoca nuova, per la monarchia inglese e forse per la stessa Inghilterra e per il mondo. L’inno nazionale del Regno Unito cambia, si passa da God save the queen (Dio salvi la regina) a God save the king (Dio salvi il re). Il ricordo di una monarchia che è durata lungamente rimarrà. La regina Elisabetta II è stata incoronata nel 1953. Sono passati quasi settanta anni di regno, la sua azione di monarca rimarrà nella storia del Novecento e del Duemila. Non possiamo che salutare anche noi la Regina Elisabetta II nel suo ultimo viaggio. Anche se noi, italiani, siamo convintamente per la nostra Repubblica.
