Freud sulla guerra
di Franco Lo Piparo
FREUD SULLA GUERRA
Nel settembre del 1932 Freud ha scritto a Einstein una lunga lettera sulla guerra. Ne trascrivo un piccolo brano.
«(…) non c’è speranza di poter sopprimere le inclinazioni aggressive degli uomini. Si dice che in contrade felici della terra, dove la natura offre a profusione tutto ciò di cui l’uomo ha bisogno, ci siano popoli la cui vita scorre nella mitezza, presso i quali la coercizione e l’aggressione sono scomparse. CI CREDO POCO; (…) Anche i bolscevichi sperano di riuscire a sopprimere l’aggressività umana garantendo il soddisfacimento dei bisogni materiali e stabilendo l’uguaglianza sotto tutti gli altri aspetti tra i membri della loro cominità. IO RITENGO QUESTA UN’ILLUSIONE. Intanto, si sono armati con il massimo scrupolo, e per tenere uniti i loro adepti ricorrono non da ultimi all’odio contro tutti gli stranieri. D’altronde non si tratta, come Lei stesso osserva, di abolire completamente l’aggressività umana; SI PUÒ CERCARE DI DEVIARLA AL PUNTO CHE NON DEBBA TROVARE ESPRESSIONE NELLA GUERRA».