Francesco Mastrogiovanni

di Stefania Mazzone

MORIRE AL MANICOMIO… D’ANARCHIA…
Il 4 agosto 2009 Francesco Mastrogiovanni, maestro di scuola elementare, muore nel reparto psichiatrico dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania dopo essere stato legato mani e piedi a un letto per 87 ore, senza cibo né acqua né cure.

Mastrogiovanni si trovava in ospedale dopo che nei suoi confronti era stato disposto un trattamento sanitario obbligatorio.

La Cassazione ha riconosciuto quanto sostenuto da familiari e amici: Franco Mastrogiovanni non era aggressivo né agitato quando fu disposto il tso.
Fu legato a un letto mentre dormiva, in un ospedale che faceva ricorso alla contenzione in modo sistematico.

Le telecamere interne alla struttura hanno ripreso tutta la sua agonia e l’indifferenza del personale medico circostante.

I familiari di Mastrogiovanni, in particolare la nipote Grazia Serra e suo padre Vincenzo Serra, si sono battuti con tenacia per ottenere giustizia e hanno deciso di rendere pubbliche le immagini per mostrare in che modo è stato trattato Franco e per chiedere che quello che è accaduto a lui non accadesse ad altrə.

Insieme nel 2012 ci siamo attivate per far pubblicare sul sito online de L’Espresso il video integrale delle 87 ore in cui #Mastrogiovanni è rimasto legato.

Le immagini sono insopportabili, ma è grazie a quel filmato che è stato possibile ricostruire la vicenda e le responsabilità.

Dopo nove anni di processo sei medici e dieci infermieri sono stati condannati per il reato di sequestro di persona.

Quattordici anni dopo, non dimentichiamo Franco Mastrogiovanni.

E continuiamo a chiedere il superamento della contenzione, una pratica che toglie dignità e soggettività riducendo l’essere umano a un corpo da domare.

Perché a nessunə accada più di morire legatə a un letto di contenzione.

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