Firmare un appello contro il neoborbonismo
di Marco Vigna
Chi è disposto a firmare la seguente lettera?
Alla cortese attenzione di Adriana Poli Bortone, presidente di Agenzia Euromed. Gentile presidente Poli Bortone, è con stupore che abbiamo appreso la notizia che ad un pubblico convegno organizzato dalla Agenzia Euromed, del 14 dicembre 2022 presso l’università di Foggia, intitolato Autonomia differenziata: atto compiuto o da riscrivere?, siano stati invitati diversi personaggi che, a vario titolo e modo, sono apparentati con la corrente politica del cosiddetto borbonismo. Si dirà che è diritto d’ognuno avere le proprie opinioni, per quanto possano essere a giudizio altrui inconsistenti. Ciò è fuori discussione, ma non si deve confondere il diritto alla libertà di pensiero con la capacità e la competenza di studio su di un argomento. Il primo spetta a chiunque, su ogni tema, mentre invece le seconde richiedono una preparazione specifica. La storiografia appartiene alle scienze umane, che certamente sono limitate ed imperfette, ma pur sempre scienze. Esse si sono formate nel corso di secoli con un lunghissimo e paziente lavoro di generazioni di studiosi, si servono di una pluralità di metodi d’indagine (antropologia, sociologia, geografia umana ecc.), delle cosiddette discipline ausiliarie (numismatica, araldica, archivistica, paleografia ecc.) ed hanno accumulato un patrimonio incalcolabile di conoscenze. Abitualmente, uno storico che scriva un saggio compie un lavoro che dura molti anni, ricorre a migliaia e migliaia di fonti dirette e di altri studi storici (le fonti indirette), accompagnato dal confronto critico con la storiografia anteriore che si è cimentata sullo stesso argomento ecc. Uno storico, come un medico, un fisico, un ingegnere, un avvocato, deve inoltre avere alle spalle una formazione specifica, che dura anni di studio ed assieme di ricerca, condotto sotto la guida di persone qualificata ed esperte. Il valore “scientifico” della sedicente letteratura revisionista del Risorgimento è inconsistente ed è del tutto privo d’importanza quale diffusione possa avere avuto. Esistono teorie ancora più infondati che hanno conosciuto una diffusione ancora più grande. Le librerie o la Rete informatica abbondano di volumi sugli extraterrestri scesi sulla terra, fenomeni occulti del passato, le civiltà scomparse stile Atlantide ed altre incredibili narrazioni pseudostoriche. Ergo? Il valore di una teoria non si basa sulla sua diffusione ed il revisionismo risorgimentale si può smontare con facilità e sotto ogni aspetto. Infatti, esso non trova alcuna accoglienza presso gli storici: sono talora accettati invece da chi non è storico o non ha una preparazione specifica sulla materia. Il borbonismo è una corrente politica, sebbene con pretese culturali, che è stata confutata ripetutamente e radicalmente da storici universitari, anche con monografie interamente a ciò riservate, come il celebre saggio del professor Alessandro Barbero su Fenestrelle oppure il più recente volume Borbonismi, che è una raccolta di saggi brevi su di una serie di singoli. A nostro umile parere, è pertanto fuori luogo che esponenti d’ipotesi storiche così infondate e criticate siano invitati ad un convegno universitario. Si coglie l’occasione di porgere cortesi saluti.