Emigrazione da Procida

di Raffaella Salvemini 

Per aggiornare la storiografia. Dal comune di Procida come si legge nel documento si raccolgono con difficoltà notizie per ricostruire i flussi migratori. Verso l’Egitto (1875 ) “Partono con un regolare passaporto per l’estero 22 procidani, 11 uomini e 10 donne, il più giovane Antonio Costagliola figlio di Arcangelo di professione marinaio, la più anziana è una donna di 69 anni Lubrano Lomarzaiuolo Maria figlia di Antonio di professione. Per gli uomini uno solo dichiara di essere capitano marittimo e cioè Vincenzo Michele Ambrosano di 39 anni. Per gli altri la professione dichiarata era marinaio, sarto e calzolaio. Per le donne si tratta di filatrici e una tessitrice, Troviamo una sola famiglia al completo Maria Antonia Porta di 45 anni che faceva la filatrice e moglie di Bartolomeo Schiano Lomoriello con i figli Rosa, Filomena, Maria, Santa e Domenico. Vediamo le destinazioni. Per venti di loro si tratta di Port Said. Luigi Cantiello e Maria Teresa Intartaglia vanno ad Alessandria d’Egitto. Troviamo una sola richiesta di passaporto per Buenos Aires da parte del marinaio Antonio Mazzella. Con riferimento alle professioni solo il capitano Ambrosano dichiara di recarsi a Port Said per prendere imbarco, i marinai affermano genericamente “per lavorare”. Per le donne che avevano dichiarato la professione le ragioni del viaggio vanno ricercate nel ricongiungimento famigliare: marito o i figli. Nel 1877 partirà per l’Egitto Domenico Monti marinaio di 51 anni. Vanno a Buenos Aires, Michele Albano e Michele Pugliese 45 e 42 anni, giornaliero e coltivatore. A New York invece Anna Romano cucitrice di 30 anni. Raimondo Lubrano di 29 anni, marinaio, va in Algeria con moglie e figli”. (Salvemini-Fogu, Procida, orizzonte mare, Nutrimenti, 2022). 

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