Elio Petri

di Natale Luzzagni

Il 10 novembre 1982 moriva a soli 53 anni Elio Petri. Ogni anno celebro questa ricorrenza con puntualità. A chi mi chiede il motivo di tanta attenzione verso questo artista, rispondo lapidariamente «Perché era un uomo libero». In realtà questa definizione non dice della stima che nutro per un “genio inquieto” che ha regalato suggestioni, alimentato livori polemici e custodito la padronanza piena di un mestiere.
Mesi fa, a più riprese, annunciai l’uscita di un mio secondo libro su di lui. Raccoglie le sue dichiarazioni alla stampa fra il 1960 e il 1982. Questioni burocratiche (il lento ottenimento di concessioni varie) ne hanno rallentato la pubblicazione. Tra un mese circa vedrà la luce il racconto di un ventennio professionale ed umano in un contesto – culturale, sociale e politico – vibrante, ostico e complesso.
Faccio ammenda del ritardo e prometto di offrire preziosi documenti per chi vorrà indagare tra le pieghe di una cinematografia traboccante di inquieta genialità.
Lunga vita ad Elio Petri.

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